Camminare sull’Averau

Dopo tanto (ho trovato un biglietto del 2005 nei pantaloni da trecking…) finalmente un giretto in montagna! Giro in compagnia dei cugini di Erika che si è rivelato impegnativo per le mie gambe, ma non troppo. Il giorno dopo ero in forma, merito anche della racchetta (?) e del tutore per le ginocchia, già perché ho capito da tempo che per quanto mi piaccia camminare in montagna non ho più le ginocchia in grado di reggere la fase di discesa. Ed ho pure trovato il tempo di fare qualche foto (si potrà notare che non ce ne sono della parte in discesa).

Venendo al giro, siamo saliti in macchina con sosta a Pecol per i viveri e brioches, fino al Passo Giau. Da li l’idea (malsana) era di fare la ferrata per salire al Nuvolau, scartata in favore del giro più lungo fino al rifugio Cinque Torri per la gioia dei collezzionisti di timbri. Ha piovuto troppo ultimamente e quindi c’erano un gran numero di rivoli d’acqua e zone fangose, a parte questo il percorso era fattibile e tra sali e scendi si manteneva alla stessa quota. La parte seguente era ovviamente molto frequentata data la presenza di seggiovie allo Scoiattoli e al Nuvolau, ed infatti il panorama merita decisamente: le Cinque Torri sono sempre uno spettacolo ed il Rifugio Nuvolau è sempre qualcosa di suggestivo. La fase di rientro è stata la più dura, visto che abbiamo scelto il sentiero sbagliato e più pericoloso (consideato anche il limite del mio ginocchio sinistro in quel momento).

In definitiva il percorso è stato un po’ troppo lungo, con 6 ore di camminata di cui appunto la fase di andata e rientro non così suggestive come il resto del percorso.

1 comment

    • Dario on 19 Aprile 2011 at 08:24
    • Reply

    A parte il ‘Trecking’ che non si sa che sia ei ‘collezzionisti’ apprezzo gli sforzi letterari di un vecchio compagno di viaggio!

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